Villa Ripa è ubicata a circa 4 chilometri a ovest di Teramo, nel suo immediato retroterra. Il paese sorge a m 376 slm, sul crinale di una collina interposta tra le valli del Tordino e del fosso Rio Grande, suo affluente.
Attualmente gli abitanti che vi risiedono sono circa settecento.
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Il primo documento attestante l'esistenza di Villa Ripa è un elenco scritto nel 1178 dal vescovo aprutino Attone, che la cita assieme ad altri paesi sotto la sua giurisdizione. Già questo primo atto comprova, dunque, come il paese fosse sin dalle epoche più antiche intimamente legato a Teramo e alla sua diocesi. E' proprio per decisioni del Capitolo aprutino che Villa Ripa nel corso del tempo viene assegnata a diverse famiglie che esercitano i loro diritti dominicali sulle terre circostanti. Col passare del tempo si affianca al potere spirituale della diocesi anche quello temporale esercitato dai vari duchi e conti legati da vincoli feudali alle varie case regnanti a Napoli. Appare significativo citare al riguardo un documento del duca Giosia d’Acquaviva del 1424 che conferma l’incorporazione di Villa Ripa all’università di Teramo, ossia al suo Comune.
Nel 1607 viene consacrata a San Martino da Tours, la cui festa patronale ricorre l’11 novembre, la nuova chiesa parrocchiale, posta al centro del paese. La precedente doveva sorgere probabilmente ai piedi del colle, ai margini della zona delle Piane del Tordino. A quell’epoca il borgo di Rocciano, ubicato sull’altro versante della valle, era unito a Villa Ripa in un’unica parrocchia.
Fino agli inizi degli Settecento il paese era denominato Ripa–Rattieri: Ripa per la sua posizione geografica (termine latino che significa riva o sponda), infatti, la parte più vecchia del paese è edificata all’estremità occidentale del colle che degrada a picco nella sottostante vallata del fiume Tordino; il termine Rattieri è legato alla famiglia cosiddetta dei Rattieri a cui Villa Ripa apparteneva come feudo in epoca medioevale. A partire dal Settecento questo termine cade mano a mano in disuso e ad esso va sostituendosi progressivamente il prenome “Villa”, indicativo appunto di un insediamento rurale. Tale termine si è invece conservato per il paese di Poggio Rattieri, posto più in montagna e anch’esso collegato a questa famiglia per motivi feudali.
Ulteriori rifacimenti e ampliamenti della chiesa e della sua torre campanaria si sono avuti nel 1755, 1762, 1852, 1968 e, più recentemente, nel 2007.
Significativi sono pure i resti di manufatti di vecchie costruzioni che rimandano ai secoli passati. Sul Tordino si possono ancora vedere i ruderi di un antico ponte inserito nel tracciato di una via probabilmente romana, costruito forse dalla potente famiglia Turchi, come il vicino mulino di cui rimangono i resti. In località Ponte a Porto, nei pressi della chiesetta dedicata alla Madonna, si trova un tronco cilindrico di un cippo miliare anch’esso romano, muto testimone del transito di persone e cose che in passato avvenivano tra la montagna e la città. Non molto lontano da qui, lungo il sentiero che porta alla soprastante collina di Caselle, sono emersi diversi cocci in terracotta e monete d’epoca tardo romana.
Il nucleo originario dell’abitato è posto, come detto, nella parte più occidentale della collina, attorno ad alcune piccole piazze e slarghi. Esso è caratterizzato da abitazioni strette e addossate l’una alle altre, costruite prevalentemente con pietre e blocchi di roccia arenaria estratti dai vicini greti dei corsi d’acqua. Non mancano alcuni angoli pittoreschi, creati anche grazie ad armonici interventi che hanno valorizzato vicoli e porticati già esistenti, combinando sapientemente il vecchio tessuto edilizio con il nuovo. La parte più recente del paese è sorta invece dopo la seconda guerra mondiale, oltre la torre campanaria, verso est.
Negli ultimi venti anni Villa Ripa si è notevolmente ingrandita per diverse opere di edilizia residenziale: si è così avuta l’espansione della frazione, a partire dal paese e in direzione delle piane, lungo la strada provinciale ss. 80. Qui sono sorte, tra le altre, le Case popolari, le Cooperative e le Case di proprietà del Comune. Vi è inoltre attiva una scuola pubblica materna, inaugurata nel 1963, di cui si servono anche le frazioni circonvicine.
Partendo da Piazza Garibaldi, Teramo:
La distanza da percorrere è di 6,2 km. Il tempo di percorrenza è di circa 12 minuti.
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